Recentemente mi è stata fatta questa domanda, ho risposto, poi ho pensato che poteva interessare anche ad altri, quindi eccomi a pubblicare ciò che ho spiegato.
Quando devo incontrare le persone che seguo per il supporto personale, che sia di presenza o su Skype, io mi predispongo seguendo un mio iter.
Fondamentale, non mangio mai prima, perché ho notato nel tempo che essere a digiuno o comunque molto lontano dai pasti, mi rende più ricettivo e più attento.
Lascio sempre un congruo intervallo di tempo, almeno un’ora, tra un incontro e l’altro, perché ho bisogno di staccare da una situazione, prima di passare ad un’altra.
Nell’ora precedente ogni appuntamento, faccio Ho’oponopono, ricordo di sé, a volte anche meditazione. In generale tento di svuotare la mente, pratico respirazione diaframmatica. Tutto ciò ha il fine, per me, di essere positivo e centrato.
Quando mi ricordo, inoltre, osservo i miei pensieri tentando di individuare l’egoicità. Quasi tutto è egoico, ma ci sono forme di egoicità che tento gentilmente di allontanare in prossimità degli incontri e durante gli stessi. Per ovvie ragioni, amo il mio ego, mi aiuta in molte cose, ma in questi contesti provo a tenerlo almeno un po’ a freno.
Ultima cosa, rallento il pensiero razionale, cerco di non farmi schemi mentali prefissati e mi predispongo agli appuntamenti quanto più “low” possibile.