Prendo spunto da una conversazione di oggi, per manifestare questa mia idea, che so essere difficile da accettare, ma penso che proprio per questo debba essere manifestata.
Prima ancora di esporvela, vorrei precisarvi che l’ho vissuta. Ci credo veramente, quindi 🙂
Quando un bimbo si ammala gravemente, sappiate che si tratta di una scelta della sua anima, non è un caso e non è libero arbitrio. Sta facendo ciò che si è scelto prima di nascere.
Se crediamo all’esistenza dell’anima, se crediamo che la nostra vita terrena sia condizionata dalle scelte che l’anima fa durante la sua vita ultraterrena, dobbiamo ricordarci che ciò è vero per le cose positive ed è vero anche per quelle che ci paiono negative.
Quali possano essere i motivi esula da questa mia pagina, magari ne scrivo un’altra, qui invece vorrei concentrarmi su cosa questo implichi per noi genitori 🙂
L’anima di un bimbo ha scelto di ammalarsi, dicevamo, ed ha scelto i suoi genitori, da cui ha precise aspettative, quindi. Per inciso, le anime dei genitori hanno accettato (a volte chiesto), quindi…
… niente lezioni, vi dico solo come mi sono comportato io in questi frangenti.
Positività, positività, positività. Dobbiamo essere positivi perché qualunque sia la motivazione per cui il bimbo ha scelto di ammalarsi, la positività potrà solo fargli bene.
Amore, amore, amore, perché amandolo lo facciamo stare meglio anche in termini terreni, non solo animici.
Calma, calma, calma, perché con la calma possiamo affrontare qualunque situazione.
Ricordiamoci che chi vive questa situazione con noi, anche gli stessi medici quindi, sono anime che hanno consapevolmente scelto di partecipare a questo progetto di vita (progetto delle anime, non delle incarnazioni). Siamo tutti sulla stessa barca, ricordiamolo sempre, ognuno con la sua personale lezione da imparare da questa situazione.
Ricordiamocelo ogni momento, per quanto possa sembrare drammatica, questa situazione l’abbiamo voluta. Un motivo ci sarà, non vanifichiamo il tutto, costringendoci a doverla rivivere in una nuova vita.
Il che non significa che non dobbiamo curare nostro figlio, che non dobbiamo portarlo in ospedale, che non dobbiamo fare quanto ci si aspetta da genitori. Facciamolo, ma senza lamentarci, senza piangerci addosso, con tanta calma, con amore e con il desiderio di crescere animicamente, prima che terrenamente 🙂