Il “mio” matrimonio a Masseria Santa Chiara

Come spesso mi capita, visito per lavoro sale ricevimenti e strutture turistiche in giro per l’Italia. E spesso mi intrufolo in banchetti e cene di gala, all’insaputa dei cari amati sposi. È un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare (si dice, no?).

È il 29 giugno del 2012, un caldo mercoledì. Mi hanno più volte segnalato, nei pressi di Conversano, cittadina molto bella in provincia di Bari, la presenza di una nuova masseria, la Masseria Santa Chiara che, come molte altre della zona, è location per matrimoni e ricevimenti vari. Decido di andarci. Veloce pranzo proprio a Conversano (da Pashà, consiglio vivamente!) e mi avvio verso la provinciale Conversano – Turi. Seguo le indicazioni e in 10 minuti sono sul posto.

Bhé, non c’è che dire. Il primo impatto appena fuori i cancelli di Masseria Santa Chiara è notevole. Un bianco abbagliante, sembra calce viva. Una distesa di ulivi secolari e di fichi d’india ancora non pronti per essere degustati mi danno il benvenuto. Mi incammino. Da lontano sento l’inconfondibile rumore dei piatti in cucina e un sottofondo musicale davvero piacevole per le mie orecchie (e chi mi conosce sa quanto sono “fastidioso”). Non faccio fatica a capire che è in corso un matrimonio in una sala interna, credo. Ottimo, quale migliore occasione per verificare di persona il servizio della Masseria Santa Chiara e… ehm… per testare la qualità del cibo. Devo avere quanto più materiale possibile per il mio articolo, no?

Passeggio solo soletto ammirando ciò che mi sta intorno. Di masserie ne ho viste tante in questi anni, alcune belle altre un po’ meno. Masseria Santa Chiara è certamente da inserire tra quelle belle. È molto semplice nella sua architettura e raffinata nello stile. E non possono lasciare distratti gli elementi di design che si incontrano entrando nella masseria e la cura dei dettagli e dei particolari. Bravo architetto! Sul portone d’ingresso è riportato l’anno 1717, ma leggendo con più attenzione, scrutando al volo il sito della Masseria Santa Chiara dal mio fidato iPad, scopro che in origine era una casa colonica il cui primo nucleo abitativo risale al 500. L’atmosfera che si respira in effetti ti porta facilmente ad immaginare come fosse la vita in masseria in quel tempo. Mi piace.

Prima di buttarmi nella mischia, approfitto della solitudine per completare il mio giro all’esterno della Masseria Santa Chiara. Prato inglese ben tenuto e vedo i tavoli già pronti sotto gli ulivi, presumo in attesa degli sposi e dei loro invitati. Aspettatemi, ci vediamo tra poco 🙂 Intravedo da lontano uno specchio celeste… sarà uno stagno, penso, con anatre e cigni. No, non ne azzecco una, niente di tutto questo. È una piscina! Per precisione, è una biopiscina. Veloce ritorno sul sito e leggo “Biopiscina balneabile. La Biopiscina è uno specchio d’acqua che non prevede l’utilizzo di cloro, ma attraverso un procedimento di elettrolisi si ottiene un’acqua chiara, limpida e naturale.” Bella idea, bella realizzazione. Questa Masseria Santa Chiara mi sta piacendo. Per ora, il voto per gli esterni della masseria è un 8 pieno.

Andiamo all’interno. Wow, qui il bianco si fa ancora più abbagliante. La corte della Masseria Santa Chiara è forse ancor più bella degli esterni. Ogni dettaglio è curato, gli ingressi delle stanze del piano terra (credo siano proprio stanze) ricordano stili a me molto familiari dei vecchi tempi dei nonni, ma qui la raffinatezza nell’accostamento cromatico e la maestria nel connubio tra design e tradizione mi lasciano incantato (e non è facile!). Provo ad aprire una delle stanze ma è chiusa… ops! Provo con un’altra. Idem. Mi sa che mi tocca aspettare qualcuno. E poi c’è un primo piano che mi attrae particolarmente. Il sito internet dice che “sulla corte interna si affacciano le camere tutte diverse, con elementi originali come l’antico forno, nicchie, feritoie, camini ed arredate con elementi di design.”. Ci crediamo sulla fiducia, per ora 🙂

Entro quindi dall’unica porta aperta che ormai sono certo mi porterà in un ingresso e poi in una delle sale per ricevimenti della Masseria Santa Chiara. Non ci voleva un genio… questa era facile, dai. E infatti sono proprio nella sala d’ingresso della masseria. Carina, un bel design, in linea con lo stile generale di Masseria Santa Chiara. Sempre dal sito internet leggo che “Bar e ristorante sono le vecchie stalle dove si conservano le mangiatoie”… ed è proprio così, si riconoscono perfettamente, ancora, i tratti tipici delle mangiatoie per buoi e cavalli.

Ancora qualche passo… e vaiii, ci sono!!! La sala ristorante di Masseria Santa Chiara è piena zeppa di persone… (per fortuna sono ben vestito). Si mangia, eccome se si mangia! Camerieri in bella divisa che discretamente e in bell’ordine girano tra i tavoli, riempiendo bicchieri mezzi vuoti e destreggiandosi con agilità tra simpatici e rumorosi bambini in preda al loro tanto amato “gioco della corsa tra i tavoli”. Beata gioventù.

E vabbè, eccoci qua… adesso mi tocca un po’ lavorare. Mi presento al direttore di sala, il quale molto cortesemente mi chiede di attendere qualche minuto in quanto gli ospiti si stanno per spostare all’esterno. Nessun problema, anzi… ne approfitto per dare una sbirciata intorno e per fare conoscenza con qualche invitato appena fuori la sala in compagnia della sua sigaretta.

“Bello qui vero?”“Sì, si sta bene. C’è una bella aria.”“Già… e anche la masseria non è male.”“No infatti è bella… ne avevano viste delle altre ma poi questa gli è piaciuta di più. Lei è parente della sposa vero?”“E sì sì… della sposa. (n.d.a.: fiuuu, andata anche questa!) E come si mangia secondo lei?”“Dammi del tu. Vincenzo sono io, lo zio di Saverio.”“Piacere zio Vincenzo, io sono Giovanni, un cugino della sposa. (n.d.a.: e il mio naso si allungò di qualche metro… ma è lavoro e sul lavoro non si scherza!)”“Si mangia molto bene, bene proprio. Buono, giusto. E’ che io bevo un po’ e allora ogni tanto mi devo alzare. Eh eh eh.”“Eh eh eh. Annaggia a te! A dopo zio Vincenzo, ci vediamo di là. E non fumare che ti fa male alla tua età!”. Mi avrà odiato in quel momento, ne sono certo.

Salutato il simpatico e cicciottello zio Vincenzo, proseguo il mio tour per quel di Masseria Santa Chiara. Devo dare atto a chi ha progettato la struttura di aver fatto un ottimo lavoro. I tavoli apparecchiati sotto gli ulivi regalano un colpo d’occhio affascinante.

Ma mi manca ancora di vedere le camere e quel primo piano che dall’esterno si intravedeva. Ritorno quindi dal gentile direttore di Masseria Santa Chiara e chiedo se è possibile dare uno sguardo alle camere. Dal suo volto perplesso percepisco che forse non c’è nessuno al momento disponibile ad accompagnarmi. Azzardo un “posso andarci anche da solo se non è un problema”… ma forse ho azzardato troppo. Il suo volto è ancora più perplesso di prima. Non demordo. Non posso concludere la mia visita alla Masseria Santa Chiara senza aver visto le camere. Ottengo, devo dire con facilità, la compagnia di una graziosa cameriera che, chiavi in mano, mi invita a seguirla. Destinazione, la suite per gli sposi!

Una scalinata suggestiva, bianchissima, ci porta su al primo piano. Ci siamo. Apre la porta. Si può dire “uaooo!!!”??? Mai vista prima. La suite per gli sposi fa quasi venire voglia di sposarmi. Semplicemente elegante. Queste le uniche due parole che ho proferito con la gentile signorina che mi fa da cicerone. Le foto che ho visto sul sito lasciano appena appena immaginare che qualcosa di bello c’è, ma non credevo onestamente così bello. Dal vivo la suite è meravigliosa. Non la descrivo, non credo di riuscire a trovare parole adatte. Ho visto suite di alberghi extra lusso in giro per il mondo, ho visto lussuose dimore storiche nella bellissima Toscana e in Umbria, ho visto tante stupende suite in altrettanto stupende masserie sempre qui in Puglia e in Sicilia, e posso dire che quello che sto vedendo qui è, quantomeno, dello stesso livello. Diversa nel suo essere semplice, caratteristica nei dettagli, avvolgente nella sua atmosfera. Non posso che invidiare Saverio e la sua sposa (il cui nome non sono riuscito a scoprire) che stanotte festeggeranno la loro unione.

Posso ritenermi più che soddisfatto. La Masseria Santa Chiara merita complessivamente un giudizio eccellente e, a dire degli ospiti, un voto molto alto per il servizio e la qualità del cibo. A Masseria Santa Chiara i miei complimenti e a Saverio e sposa i migliori auguri di lunga e serena vita insieme. Scusate, ma ora devo andare… c’è un delizioso buffet sotto gli ulivi che mi aspetta 🙂

Shiftzero

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