Sono in viaggio, da Orgiano in auto sto andando a Verona, e intanto penso alla colazione che farò appena arrivato, prima di iniziare un corso di management, i miei allievi arriverà tra poco.
Parcheggio, prendo la mia fedele borsa, vado al bar.
È aperto, le luci sono quasi tutte spente, la vetrina è vuota, la barista è indaffarata, mi saluta.
La guardo, che prendo? La macchina del caffè è appena stata accesa, le brioche sono nel forno, biscotti non ce ne sono.
Lei continua a far le sue cose, suppongo preparativi per la mattina, non accende le luci.
Per simpatia, solo per questo, ordino un caffè espresso, non ci metto neppure lo zucchero, lo bevo velocemente, pago, esco e vado a far colazione al vicino Crowne Hotel, dove trovo tutto pronto, luci accese, personale in divisa e tavoli apparecchiati.
Ora vado sempre lì, direttamente, senza neppure passare dal bar.