Da parecchio tempo m’ero riproposto d’andare all’Osteria del Guà, che immaginavo essere un bel ristorante, data la stupenda location nella Barchessa della Villa Pisani/Bonetti a Bagnolo di Lonigo, di cui vi mostro l’ingresso, già di suo esplicativo.
Finalmente mi sono deciso, un giorno che ero libero in vacanza a Lonigo ho prenotato e ci sono andato. Solo, purtroppo, ma meglio così che nulla ripromettendomi di andarci in compagnia alla prima occasione (ed infatti ci sono poi tornato).
A proposito della Villa Pisani, parliamo di una villa progettata dall’architetto Andrea Palladio, edificata a metà del sedicesimo secolo, centro di richiamo di visitatori dal mondo. La mia visita non era focalizzata sulla creazione del Maestro, quindi ho scattato solo la foto che vi mostro e che non le rende affatto merito.
Visto il mio amore per l’architettura e per quella palladiana in particolare, così come per molte altre ville edificate in quei secoli in Veneto, ovvio che la mia aspettativa fosse altissima.
Eccovi l’interno, una piccola parte, in quell’occasione il restaurant manager (che ringrazio) mi ha fatto visitare gentilmente la struttura, bellissima, ma non avevo onestamente voglia di mettermi a far foto.
Posso dirvi, però, che tutto è curatissimo, c’è anche un salottino molto gradevole e una sala esclusiva riservabile.
In una prossima occasione (ci stiamo già pensando), magari vi farò la foto di qualche piatto, però oggi voglio mostrarvi il pane.
Ho sempre pensato che un ristorante attento dovrebbe avere il proprio pane e l’Osteria del Guà non ha tradito le mie aspettative su quest’aspetto. Il pane fatto in proprio c’era ed era ottimo.
Per me questo è un fatto fondamentale, perché credo che spesso siano i dettagli a far la differenza. Sulle cose importanti tutti siamo concentrati e bravi, a volte invece il contorno ci sfugge.
Qui non è stato così, nulla è sfuggito.
…e poi il vino. Mi sono innamorato di questo Inopia, che mi ha lasciato veramente un ottimo ricordo.
Non ero qui per degustare, ma solo per il piacere di una visita, quindi non sono stato a prendere appunto, ma credetemi, vale proprio la pena di berlo.
È probabile che in una prossima visita, io lo voglia ancora e sarà difficile ricordarmi che devo assaggiarne anche altri.
E concludo così, pregustando già la prossima cena.