Proprio così, una tonnellata di cose, veramente giorni di fuoco, in cui ogni ora, intanto che smarco cose, ne arrivano altre per altre ore, sembrano non finire mai. Tiro fuori la mia arma più affilata, la calma.
Sono tutte cose che mi piacciono, infatti, quindi le accetto volentieri, fanno parte dei miei progetti di vita. Devo solo attrezzarmi.
Un giorno in Università agli allievi spiegai, durante un corso di Project Management, che proprio quando non hai tempo per programmare le attività, devi assolutamente trovare modo di farlo!
Il principio qui è lo stesso. Calma, calma, calma, calma.
Proprio quando pare che non ci sia un minuto libero, io mi prendo delle pause e mi fermo!
Folle vero? Qualcuno me lo dice, senza mezzi termini. Sono strano, sono controcorrente, lavoro in modo diverso, anzi, non lavoro proprio quanto dovrei.
Io la penso diversamente. La calma è una delle armi più potenti nelle mani di un uomo. È la Katana forgiata dal Dio Vivente, da usare su sé stessi per togliere i rami secchi, la negatività, i pensieri rimacinati troppe volte.
Non stupitevi del vedermi calmo anche se ho un miliardo di cose da fare. Non sto dimenticando nulla, non sto trascurando nulla, anzi, sto facendo la cosa più importante per procedere al meglio: restar calmo.
Quante volte l’ho detto? Ecco, questo vi dà l’idea dell’importanza che gli do.