Già, quelli di Ikea a Padova l’hanno capito: chi si ferma è perduto!
Ci pensavo qualche settimana fa, andando nel loro store padovano e notando alcune cose che fanno capire come la loro Direzione sia proiettata in avanti.
In particolare, vado alla toilette e trovo che anche nei bagni maschili c’è il necessario per cambiare un* neonat*. Non si dà per scontato che lo debba necessariamente fare una donna. Mi piace.
Ma non è l’unica cosa, ce ne sono parecchie altre, che rendono evidente come loro siano al passo coi tempi, senza giudizio, non si pongono il problema di stabilire come debbano vivere le persone, si adeguano e basta.
Le cucine che propongono sono allineate alle esigenze di oggi, le camerette a quelle dei nuovi bambini, i tappeti all’averli invece che volerli preziosi e non averli, ecc.
Badate, non sto parlando della qualità, ma del fatto che è evidente, andandoci, che hanno un occhio al futuro.
Questo è quello che manca nella ristorazione, un occhio al futuro. Siamo sempre sul passato, viviamo solo di ciò che sappiamo, non vogliamo correre rischi, se una cosa non piace a noi diamo per scontato che non piaccia a nessun*, giudichiamo e decidiamo cosa devono mangiare le altre persone e come, non ci confrontiamo con i nostri concorrenti e neppure con i consumatori. Viviamo in un mondo che “se la canta e se la suona”.
Non tutt*, eh? Per fortuna! 🙂