Ho comprato il mio MacBook Air M1 6 mesi fa, dopo aver avuto un MacBook Pro per 12 anni. Andava bene, ma ormai non riuscivo più ad aggiornare il software da anni e alcune applicazioni non erano più compatibili.
Scelta epocale, ho scelto un notebook più piccolo, sono passato alla CPU Apple M1, senza drive DVD/CD, leggero in modo quasi preoccupante.
Devo dirvi la verità, è stato amore al primo tocco, appena arrivato. All’inizio ho pensato che potesse trattarsi solo della novità (Effetto NRE), ma poi ho capito che la cosa era duratura. Ormai sono mesi che lo uso, le emozioni che mi dà sono sempre le stesse.
Prima cosa, è sottile, si tiene benissimo in mano, in borsa non porta praticamente via spazio.
Non ha la ventola, questa cosa mi impensieriva, ma non si scalda affatto. È sempre freddo ed io lo tengo sulla barra per far scorrere l’aria, ma è più che altro una mia abitudine, non servirebbe.
Bel feedback alle dita, solo a prenderlo in mano ti fa venire voglia di aprirlo ed accenderlo.
Proprio questa è la sensazione che provo più spesso e mi piace, mi fa venire voglia di usarlo, anche quando non avrei nulla da farci.
Il display Retina ad alta definizione è una goduria, così come mi piace la sensazione tattile dei tasti. Ci si vola sopra!
Poi, ragazz*, è veloce, un fulmine, una saetta. Le applicazioni scattano, le finestre sono istantanee, gli accessi al disco viaggiano come una Aston Martin Vanquish, alla velocità del pensiero.
Sì, sì, ne sono innamorato