L’UNO si frammentò, capirne i motivi non è da umani, ma ovviamente sappiamo che i motivi li aveva e qualcuno possiamo anche sospettarlo, ma non è questo il tema del mio post.
Frammentandosi, l’UNO, all’esperienza principale dell’esistere frammentato e poi sperimentare la riunificazione, volle aggiungere anche altri livelli e piani di vita.
La Dualità è tra questi piani esperienziali aggiuntivi 🙂
Ogni Frammento ha tanti attributi e noi cataloghiamo come maschili quelli di un certo tipo, femminili quelli di un altro. Ma ogni Essere ha entrambi gli attributi ed incarnandosi ne mette assieme un set, a volte spostando la scelta in maggior parte da un lato, a volte spostandosi in maggioranza dall’altro.
Ogni Essere ha capacità creative che si manifestano con poteri di materializzazione a partire dall’emozione e dal pensiero, dall’immaginazione, se preferite. Ma sono sempre caratteristiche dell’Essere, quelle che gli consentono di generare e creare, l’Essere è autonomo in questo, non necessita di altro, per farlo.
Così, le incarnazioni terrene, rappresentazioni fisiche o dense di un’Essere etereo, generando la vita sul nostro pianeta, lo fanno unendo poteri che stanno parzialmente in una donna e in un uomo. Nessuna delle due parti può generare la vita terrena senza l’altra parte, sono pariteticamente divine e importanti.
Entrambe le parti, sono Divine, sono parti dell’UNO in quanto incarnazioni di suoi Frammenti, destinati a riunificarsi, portandosi il corredo di esperienze fatte sulla Terra (e in ogni altro pianeta o dimensione).
L’Amore consiste, tra le altre cose, nel vedere come l’Essere che sta dietro alle incarnazioni sia sempre un Frammento che è completo in sé, che racchiude ogni cosa gli serva per essere Eterno, Immortale ed Infinito. Amore è andare oltre alle caratteristiche, andare oltre alla classificazione di maschile o femminile, andare oltre all’incarnazione stessa. Amore è vedere l’UNO che è l’Origine e la Fine di ogni Frammento, ma anche Infinito di ogni Frammento.