Ne parlavo con Antonio, mi è parso che il tema fosse importante e di getto ho deciso di scrivere questa mia pagina di diario.
Tema: siamo solitamente gentili, ma ci capita spesso di arrabbiarci in certi contesti.
Io sono convinto che sia un importante messaggio che potrebbe aiutarci a migliorare noi stessi, se riusciamo a coglierne il senso. Per inciso, ho un’azione in corso io stesso, su questa linea, perché da giovane mi capita spesso, avevo deciso di metterci una pezza e da qualche anno ormai sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti.
Ecco quello che mi viene consigliare, in base alla mia esperienza. Vi parlo della mia esperienza perché non sono uno psicologo e non voglio togliere il lavoro a nessuno. Io faccio lo chef e sono uno chef, quindi posso solo raccontare e null’altro.
Importantissimo, sono io ad avere la responsabilità, non necessariamente la colpa, ma sicuramente la responsabilità. Ogni volta che mi arrabbio gli altri non c’entrano nulla, il problema è in me. Non cerchiamo scuse. Questo è un punto di partenza fondamentale e la cui consapevolezza mi ha cambiato completamente la vita, in relazione alla rabbia e per molte altre cose.
La rabbia la ho principalmente verso una sola persona (o pochissime, tipo due o tre)? Potrebbe essere legato ad un problema che mi trascino dalle mie vite passate. Forse la rabbia è atavica proprio per i trascorsi che non ricordo più, ma che contano. Ricordiamo che le anime viaggiano in gruppo e tendono a reincarnarsi assieme. In pratica, quasi tutti quelli che conosciamo, li abbiamo già conosciuti. Quelli coi quali abbiamo rapporti più stretti, nelle nostre vite passate sono stati nostri amanti, partner, genitori, figli, fratelli o intimi amici o ognuna di queste cose in vite diverse. Nulla di strano che proprio con anime così si possa essere arrabbiati, perché il vivere a stretto contatto a volte può accentuare i contrasti.
Se le persone con cui mi arrabbio sono molte, dovrei tentare di vedere cosa hanno in comune queste persone. Spesso la risposta è in questo. Ricordiamo la prima regola, la responsabilità è mia. Probabilmente il Primo Specchio Esseno mi sta mostrando quale difetto ho io, cosa c’è che non va nella mia personalità. Il problema è che qualcosa che queste persone hanno mi fa arrabbiare, perché io stesso sono così (che è il principio del Primo Specchio). Il risultato è spesso miracoloso, lo vedo per me, lo vedo per i miei conoscenti che seguono questo principio, lo vedo attraverso i racconti dei miei conoscenti nei gruppi di discussione che frequento.
A volte la rabbia scaturisce in funzione dei contesti, non delle persone. Tipicamente può non sembrare legata ad una specifica persona, può capitare che ci si arrabbi con persone con le quali non capita mai, magari con altre con cui potremmo essere portati, invece non capita. In questi casi dovremmo tentare di capire quale sia il contesto, perché si attiva la nostra rabbia e quali possono essere i problemi che vi stanno dietro. Magari in una nostra vita passata abbiamo ricevuto un grave sopruso e ora ogni volta che ci pare di essere nella stessa situazione, parte una rabbia difensiva magari spropositata o non giusta (a parte che la rabbia giusta non lo è mai).
Aggiungerei anche alcune considerazioni, in ordine sparso.
La rabbia può essere originata dalla paura, scatenarsi perché è un buon sistema di attacco difensivo. Noi tendiamo a credere che sia originata da un’ingiustizia, ma a ben rifletterci non è quasi mai così 🙂
Il desiderio di vendetta è a volta una delle leve scatenanti gli attacchi di rabbia. A volte lo possiamo notare per il fatto che sia spropositata ed ai nostri stessi occhi eccessiva in relazione a ciò che è realmente successo. Si tratta, in questi casi, di una rabbia interna che abbiamo verso una persona, che esplode per la classica goccia che fa traboccare il vaso.
La rabbia può essere originata dalla nostra incapacità di sostenere un nostro diritto (almeno ritenuto tale) con persone verso le quali sentiamo di non poter esprimere ciò che vogliamo. In questi casi la rabbia è una sorta di valvola di sfogo che dietro si porta ancora una nostra responsabilità, quella di non voler essere noi stessi fino in fondo, costi quel che costi.
Come vi dicevo, sono tutti segnali importanti, che possono guidarci sulla strada del miglioramento di noi stessi, a patto che non si tenti di giustificare la rabbia con responsabilità di altri. Attorno a noi il mondo è come noi lo pensiamo e creiamo. Siamo noi i responsabili di ciò che ci circonda, che ci piaccia o no.
Ricordiamoci la Legge dell’Attrazione. Rabbia chiama rabbia, quindi tentiamo di evitarla in tutti i modi, indipendentemente dai motivi che la originano.
Facciamo meditazione? Iniziamo con una decina di cicli di “Inspiro amore, espiro rabbia. Inspiro calma, espiro tensione. Inspiro amore, espiro odio. Inspiro calma, espiro tensione. Inspiro pace, inspiro odio……“