Ne parlavo qualche giorno fa, qualcuno mi chiedeva “ma se proprio non riesco a togliermi di dosso la negatività, che posso fare?” ed io mi sono trovato a rispondere di getto, come se la mia mano fosse partita da sola senza intervento del cervello.
Mi capita che le mie risposte non siano coscienti, che siano interiori. Ecco, questa lo era, probabilmente parte del bagaglio che mi deriva dalle mie vite passate.
La scrivo sul mio diario, così resta fissata anche per me.
Quando non si riesce a togliersi di dosso la propria negatività, allora ridiamone 🙂
Facciamone un motivo di racconto divertente, mettiamola in barzelletta, trasformiamola in cosa che rende simpatica la vita.
In fondo un po’ di negatività nell’ambito di una giornata positiva non fa troppi danni. Va anche detto che ostinarsi a togliersi la negatività di dosso può essere frustrante e farci diventare ancora più negativi.
A volte la negatività si può far scivolare via semplicemente lasciandola defluire, senza contrastarla, accettandola quasi con indifferenza, farsi anche un pianto di 10 minuti e via.
“Pensa, sono così negativo che se venisse una strafica a dirmi che vuol far sesso estremo, le dico di no!” – ecco, una cosa così 😀 😀
Oppure – “Senti, sono negativo da morire. Vuoi tenermi compagnia con una birra e piangere un po’ con me? Dai, te la pago io la birra e ci aggiungo anche una banana fritta con riso nero Venere e porro marinato!” 🙂
La catarsi ci aiuta a rimuovere le nostre paure, la nostra rabbia, quindi può servire anche contro la negatività. L’importante è che sia un’eccezione e non la regola.
Me ne torno alle mie cose, caro diario, ti lascio per qualche ora (forse giorno) 🙂