Mi capita spesso di dover prendere una decisione e di avere davanti a me delle possibilità, con il dubbio di quale sia la strada giusta.
A volte ho un problema da risolvere e sono confuso su come proseguire.
A volte devo gestire delle situazioni ed ho dei dubbi sul mio atteggiamento.
Cosa faccio in questi casi?
L’ho chiamato “Tira il sasso nello stagno e guarda le onde” 🙂
Inizio una meditazione svuotando la mente e tenendola quanto più sgombra possibile per un paio di minuti, se serve, concentrandomi sul mio respiro.
Appena ritengo che la mente sia sufficientemente sgombra, mi soffermo un istante a considerare il problema. Ma solo un istante. Poi resto in ascolto delle emozioni che arrivano dal mio interno. Senza giudizi, senza considerazioni, senza attivare flussi di pensiero, ascolto e basta. Analizzo il mio stato.
Immaginate come se ci fossero due fradefra. Uno, quello cosciente, osserva l’altro, quello interno che emana le emozioni in relazione al pensiero.
In pratica, lo stagno è il mio interiore, il sasso è il pensiero, la mia mano che lo butta è la mia mente conscia.
Quello che tento di recepire, soprattutto, è se l’emozione che emerge dal mio interiore è gradevole o sgradevole, positiva o negativa, di pace o di sofferenza.
Faccio una pausa con svuotamento della mente per qualche minuto, anche solo uno o due, e ripeto il processo con una delle mie possibili azioni. Ancora una volta mi rimetto in ascolto.
Tutto ciò lo faccio per ogni possibilità che ho, per ogni strada che potrei prendere, per ogni atteggiamento che potrei avere.
Solitamente così le emozioni provenienti dall’interno mi danno delle indicazioni di positività o negatività. Mi indicano quali strade provocano più positività interna o almeno quali provocano meno negatività.
Io le interpreto come messaggi che la mia Anima o il mio Io Superiore mi fanno filtrare per darmi indicazioni su quale sia la strada che a loro crea meno sofferenza o disagio.
Non sempre la demarcazione è chiara, ma spesso sì 🙂