Anke se l’argomento è sulla cucina professionale, ho deciso di scrivere questa pagina sul mio diario xsonale xké penso ke lo stesso ragionamento si appliki a tanti contesti, professionali e no.
Parliamo di benessere, guarigione, positività, attività meditative. I monaci benedettini dicevano “ora et labora” ed avevano ragione 🙂
Ma torniamo in cucina 🙂
Cosa intendo col “cucinare con consapevolezza”?
Fatto il programma di lavoro e tranquilli del fatto ke sappiamo di avere il tempo x fare ciò ke dobbiamo, mettendoci all’oxa, prestiamo la necessaria attenzione a ciò ke stiamo facendo, spegniamo il pensiero razionale x le altre cose.
Stiamo tagliando le carote? Pensiamo al coltello che separa le fette, scorrendo sul tagliere. Avvertiamo il manico del coltello attraverso la mano. Sentiamo il rumore delle fette ke si staccano e cadono sul piano. Avvertiamo l’odore della carota, guardiamo la massa tagliata ke aumenta. Xcepiamo la carota attraverso la mano ke la tiene ferma.
Viviamo Qui e Ora (Cit. Sonia Scarola, thanks x il fatto ke di continuo me lo ricordi 🙂 )
E ringraziamo.
Ringraziamo la carota ke si presta, l’Universo ke ce l’ha concessa, l’agricoltore ke l’ha coltivata (o il tecnico ke l’ha messa in coltura idroponica, è uguale), il camion ke l’ha portata al mercato, il fruttivendolo ke ce l’ha venduta.
Pensiamo al soffritto ke presto sarà pronto con questa mirepoix di carota, sentiamone già il profumo, ringraziamo l’Universo ke ci concede di esser parte di ttto ciò.
Amiamo… Amiamo ciò ke stiamo facendo, la carota, la xsona ke consumerà questo piatto. Amiamo l’Universo e amiamo noi stessi, come singoli e come componenti del Tutto.
Il piatto sarà stupendo, xké se cuciniamo amando e consapevolmente, nn potrà ke essere così 🙂
Vaneggiamenti?
Forse, io ci credo 🙂