Quando ero giovane ero veramente talebano. Esistevano il giusto e lo sbagliato, il bene ed il male, il bello ed il brutto. Io prendevo la mia decisione e poi mi muovevo come 1 rullo compressore. Coerenza era il mio motto.
Nn sono + così, coerenza è tornata ad essere solo 1a parola del vocabolario, sono aumentati i livelli di grigio tra il nero ed il bianco, sono + tollerante e soprattto…
… ho da tempo capito ke fare il rullo compressore nn solo è inutile, ma può addirittura risultare dannoso in molte situazioni.
Noi siamo complessi, la vita è complessa, il mondo è complesso, l’Universo è complesso.
Il male nn esiste, esiste solo il bene, il male lo concepisco solo come assenza di bene. Questo mi porta a pensare ke esistano diversi livelli di pienezza di bene, ma quindi parliamo com1que sempre di bene.
Dentro di sé ogn1 di noi ha 1a colomba ed 1 mostro, entrambi fanno la propria parte ai fini di ciò ke siamo.
Poco alla volta nella mia vita il termine equilibrio ha sostituito coerenza nella mia mente e nelle mie azioni.
Oggi continuo a credere nella necessità di ricercare il bene, ma anke in questa ricerca serve equilibrio, bisogna accettare ke nn si possa far ttto, ke esista ki nn la pensa come noi, ke ci siano dei lati oscuri, ke nn ttto sia dimostrato e verificabile.
Equilibrio nel cibo, dove è giusto accettare ogni tanto 1 errore, dove l’oltranzismo porterebbe all’infelicità.
Equilibrio nei rapporti umani, xké scegliere di avere attorno a sé solo le xsone xfette, ci porterebbe a restare desolatamente soli.
Equilibrio nel lavoro, x comprendere ke 1 progetto è + importante ke si termini, ke averlo grandioso, ma incompleto.
Equilibrio anke nell’approccio alla nostra spiritualità, xké se l’anima s’è scelta 1 corpo terreno è anke x goderne delle emozioni e quindi nn è giusto pensare solo a dio, come nn è giusto nn pensarci mai (ogn1 secondo il proprio credo).
Questo vorrei essere, oggi. Equilibrato 🙂