Parrebbe ke sia la stessa cosa dire “Mi hai infastidito” +ttosto ke “Ho provato fastidio”, invece la differenza è sostanziale.
La prima forma evidenzia il fatto ke l’altra xsona sia il motivo del fastidio, ke abbia fatto qualcosa di sbagliato ke ci fa star male. Questa forma tende a proiettare all’esterno la causa della nostra negatività.
La seconda forma, fermo restando ke esiste la negatività, assume ke la causa sia interna, ke si sia noi a provare fastidio x 1a cosa ke potrebbe in sé nn essere fastidiosa. In pratica, teniamo in noi la causa, senza proiettarla all’esterno.
Ormai mi conoscete, quindi sapete come la penso, io opto decisamente x la seconda forma.
Ness1 mi dà fastidio. Semmai qualc1 può fare delle cose ke a me danno fastidio e i due atteggiamenti mentali sono del ttto differenti.
Io ci credo fermamente, xké quando ci pare ke qualc1 ci dia fastidio, in realtà siamo sempre stati noi a consentirglielo, siamo noi ad aver lasciata axta 1a porta, siamo noi ke viviamo 1 momento negativo, siamo noi ke siamo in 1a situazione ke fa emergere negatività.
Di esempi se ne potrebbero fare a tonnellate, nn so neppure se valga la pena di farne qualc1, nm saprei da quale iniziare, ma….
… accetto sfide. Ditemi 1a situazione in cui secondo voi il motivo di fastidio è esterno ed io vi dimostrerò ke invece è interno.
Vi ricordo ke quando qualc1 vi fa del male, in qual1que modo, ha potuto farlo xké voi vi siete messi volutamente in 1a situazione ke glielo ha consentito.
Vittima e carnefice sono parti legate dalla corresponsabilità. Sempre. Va accettato, se si vuol raggiungere la vera consapevolezza. Il ke nn significa ke nn possano esserci giustificazioni x l’avere accettato, ma disilludiamoci sul fatto ke la negatività sia esterna. 99 casi su 100 è interna 🙂