Nn è la sofferenza in sé a farci crescere. Questo, secondo me, è 1 com1e errore nato da 1 fraintendimento.
Io penso, infatti, ke la crescita possa essere favorita dalla sofferenza solo nel caso questa sia consapevole.
È la consapevolezza, infatti, il vero fattore di crescita. Senza consapevolezza, la crescita può esserci, ma è molto rallentata.
Quando facciamo qualcosa consapevolmente, ci sono buone probabilità ke si stia crescendo o crescendo di +.
In particolare, la consapevolezza ha lo stupendo beneficio di velocizzare la crescita ed anticipare i frutti a questa vita.
Sì, lo so, nn sono stato kiaro. Tento di spiegarmi con 1 esempio.
Se soffro, se ho 1 grosso problema, se vivo 1 dramma, alla fine della vita terrena la mia anima riconsidererà e trarrà le conclusioni del caso, imparando la lezione. Gli effetti positivi si vedranno nella vita successiva.
Se il dramma lo vivo con consapevolezza, quello ke potrebbe accadere è ke la lezione sia imparata già durante questa vita e ke i benefici possano arrivare prima di morire.
La consapevolezza estende i benefici anke a ciò ke empaticamente viviamo dei drammi altrui. Impariamo anke dai problemi degli altri, se li sappiamo vivere nel modo corretto.
Io credo ke l’essere consapevoli rikieda ogni sforzo da parte nostra, xké solo così traiamo il massimo beneficio dalla sofferenza, ke altrimenti resterebbe inutile e improduttiva.
Mai fuggire il problema, quindi, mai nascondersi, mai far finta di nn vedere, mai rifiutare e rimuovere.
Nn dobbiamo confondere il pensare positivo con la fuga. Si può essere consapevoli e positivi, le 2 cose nn sono affatto incompatibili, anzi sono fortemente sinergici.
Come investimento x la mia prossima vita terrena, in questa voglio essere sempre consapevole, con ttti i miei okki, i miei sensi e la mia mente, sempre ben axti e ricettivi.
Kiudendo, ho voglia di augurarvi proprio questo. Vi auguro di avere consapevolezza di ogni cosa ke vi capiti o facciate. A volte la sofferenza è inevitabile, al- ke serva a qualcosa 🙂 🙂 🙂