Mi capita spesso di sentire xsone ke si lamentano del fatto ke qualc1 ha violato, secondo loro, la loro privacy.
Capita, xò, ke queste lamentele nn siano corrette, secondo me.
Quando 2 parti assieme fanno qualcosa o la concordano, ad esempio, ogn1 dei 2 può parlarne e raccontarne, se vuole e se nn vi sono accordi precedenti e se nn si è iscritti a qualke ordine professionale ke ne regoli l’aspetto.
Nn confondiamo il diritto alla privacy col savoir faire, ke sono 2 concetti ben diversi.
Facciamo alc1i esempi?
Se 1a xsona viene a seguire 1 corso da me, lui ha il diritto di dire ke io sono stato suo docente, ma io ho il diritto di dire ke lui è stato mio allievo. In tal senso, ness1 dei 2 sta mancando alle regole della privacy.
Se 2 hanno 1a relazione, anke extraconiugale, il costume vuole ke nn si dica, ma la privacy nn si applica, xké come parte in causa, ogn1 dei 2 potrebbe raccontare la cosa.
Quello ke voglio dire è ke quando ci impegniamo in 1a azione o confidenza con qualc1, anke azienda, nn dobbiamo dare x scontato il diritto alla privacy, xké in molti casi in realtà nn lo abbiamo. Se lo vogliamo, lo dobbiamo esplicitamente concordare.
Anke xké la privacy di A si ferma al diritto di B di dire 1a cosa ke lo riguardi o lo coinvolga direttamente.