Mi piace molto parlare con le persone, ma da qualche tempo noto un incremento del mio desiderio di scrivere.
Come mai? Mi piace. Perché? Ecco, quest’ultima è la domanda importante.
A volte mi capita di voler fissare un ricordo, quindi lo racconto.
In qualche caso scrivo quasi con rabbia, per sfogarmi. Nessuno leggerà, probabilmente, ma io mi sento meglio lo stesso.
Mi succede di perdere la voglia di lottare contro i mulini a vento, di dir sempre la stessa cosa a qualcuno che non capisce o fa finta di non capire. In questi casi spesso smetto di parlare e scrivo la cosa in modo allegorico, per non rendere troppo facilmente identificabile la situazione. Mi consola che la cosa resti fissata.
Succede, in qualche caso, che io voglia raccontare qualcosa di molto intimo e di non aver nessuno con cui poterlo fare. A questo punto divento criptico e mi invento, quasi sempre, un racconto simbolico. Naturalmente quasi nessuno ci capisce qualcosa, ma io sì 🙂
A volte voglio dire qualcosa a qualcuno che so che mi legge. Alzo il filtro anche qui, tra le righe inserisco qualcosa che consenta al destinatario di identificarsi e scrivo.
In alcune situazioni, rare, ho scritto per fare un regalo a qualcuno. Sempre una qualcuna, in realtà 🙂
A volte, francamente, scrivo anche solo per il piacere di sentire la “mia voce”.