Stamattina alle 7 circa ho fatto il bagno nel mare che bagna la spiaggia di Tonnarella.
Ero immerso nell’acqua quasi del tutto priva di correnti. Mancava nulla al fatto che fosse ferma.
Sulla pelle avevo la sensazione di una carezza appena tiepida a tratti, appena fresca subito dopo. In pratica l’acqua era quasi alla temperatura del mio corpo.
L’orizzonte era una sottile riga tra mare e cielo, quasi dello stesso colore. Dal lato della spiaggia, il grigio giallastro della sabbia ed il verde delle colline dietro. Niente altro stimolava il mio occhio.
Quasi nessun rumore, sentivo il battito del mio cuore.
Non amo particolarmente stare in spiaggia e provo un forte fastidio a stare al sole.
Ma essere immerso nel mare, non so descriverlo. Pace, serenità, contatto col mondo, contatto con me stesso e col mio corpo, leggerezza, libertà, benessere, sono solo alcune delle sensazioni che mi vengono in mente.
Nella mia via precedente sono stato un essere acquatico? Forse, o magari solo un pescatore.
Credo, però, che il fatto che sul nostro pianeta la vita sia nata nel mare, condizioni fortemente il rapporto che molti di noi hanno con esso.
Siamo anche fatti di acqua, quindi è ovvio che nell’acqua stiamo bene.
L’acqua di mare è carica di energia universale. Proviene dalla vita dei tanti esseri che vi vivono, dal cosmo da cui i sette decimi del nostro pianeta la raccolgono, dal caos che muove le acque.