“Potrei stare delle ore ad ascoltarti” – dice Roberta venerdì scorso ed ovviamente mi fa piacere.
Mi fermo a riflettere. Non è la prima persona che me lo dice. Ci credo.
Oggi anch’io ho voglia di ascoltare me stesso. Sono seduto fuori dal Mamo, vedo in lontananza l’ingresso della scuola e…
… e non faccio nulla 🙂
Mi godo il sonnecchioso silenzio del primo pomeriggio, il rumore di sottofondo della radio che all’interno diffonde la sua voce, il lento passare del tempo e le emozioni calme, tranquille, serene, che mi attraversano la mente.
Mi ascolto guardando nel vuoto di un pezzo di strada che non vedo. Sento voci nella mia mente, vedo immagini, sento… …sento il fiume del tempo che scorre.
Ascolto. Sento la mia voce mentale, mi assopisco quasi ascoltando me stesso. Io ascolta Io.
Bello? No. Intimo.