Per quarant’anni ho creduto che mi piacessero i fumetti, leggere, le donne, viaggiare, la cucina e la musica, ma solo oggi, a cinquant’anni, ho capito che in realtà questi sono solo il mezzo per avere qualcos’altro.
Se tutte queste cose le faccio da solo, se qualcosa non mi si muove dentro, mi annoio.
Pensandoci, stamattina passeggiando a Treviso, mi sono reso conto che mi piacciono quei libri che mi portano nella testa di una persona o tra le genti di un paese straniero. Mi piacciono le donne che mi emozionano, mi intrigano, mi stupiscono e vogliono cambiare, provare, esplorare. Mi piace creare nuovi piatti per vedere sul viso di chi mangia un’espressione di compiacimento e sorpresa. Mi piace viaggiare, ma andare in posti dove ci siano persone o storia.
Forse l’ho sempre saputo, ora mi è chiaro. Cerco emozioni!
Tutto quello che mi piace, mi piace solo se mi comunica emozione.
Continuerò a cercarle, in tutte le forme in cui si possono ottenere.